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Il soggetto dell’Annunciazione, descritto canonicamente dall’Evangelista Luca, pur ambientato in contesti diversi – paesaggi o architetture che comunque alludono a Nazareth, dove si svolse – ha come elementi essenziali la Vergine e l’arcangelo Gabriele e talvolta la colomba dello Spirito Santo. Il momento rappresentato è quello dell’arrivo dell’arcangelo nunziante. La scena si svolge in una stanza che è definita da pochi arredi: un vaso contenente diverse tipologie di fiori, una tenda, un prezioso e basso leggio ligneo, sul quale inginocchiata la Vergine manifesta con la mano destra un gesto di sorpresa, distolta dalla lettura del libro di preghiere su cui appare concentrata. L’angelo sospeso su una densa nube la indica con un gesto perentorio (Gabriele significa “Dio è forte”) della mano destra mentre nella sinistra reca il giglio simbolo della purezza. Le sue vesti sono mosse dal vento e suggeriscono la sua repentina discesa sulla terra. Alle sue spalle la nuvola appare luminosa forse la rappresentazione dello Spirito Santo.