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Sant’Agostino Il santo filosofo è raffigurato, insieme ai santi padri e dottori della chiesa, Gregorio Magno, Girolamo e Ambrogio, entro una nicchia dipinta in corrispondenza del primo registro sulle pareti. Il santo è seduto in abiti di vescovo con indosso un piviale, sul capo la mìtria e nella mano destra il pastorale. Regge con la mano sinistra un libro poggiato sulla gamba, che allude ai suoi studi. Agostino nasce nel 354 a Tagaste (odierna Algeria) figlio di un pagano e della pia Monica da cui riceve l’educazione cristiana. Studia filosofia e retorica a Madaura e Cartagine; ancora giovane vive con una donna, da cui ha un figlio. Insegna nelle città in cui aveva studiato; si sposta con la madre a Roma e Milano dove incontra Sant’Ambrogio che lo converte e battezza nel 386. Nel 388 torna in Africa dove vive in una comunità religiosa; ordinato sacerdote diventa vescovo di Ippona, dove muore nel 430.