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Dagonota - Vette di umorismo ieri sera a ''Otto e Mezzo'', starring un Carlo De Benedetti mejo di Crozza. Infatti è stato proprietario del gruppo Espresso ma soprattutto della Cir, che possiede o ha posseduto aziende nella sanità, nell'energia (Sorgenia valeva 2 miliardi) e nella componentistica auto. Non solo: l'Ingegnere ha sempre amato giocare in borsa con la sua Romed, scatenandosi su molti settori di cui scrivevano i suoi giornali (Indimenticabile la telefonata dell’allora editore di “Repubblica” con il suo broker. Un affare da 600 mila euro. L’Ingegnere seppe in anticipo dall'allore premier Renzi della riforma e ordinò acquisti in Borsa sulle banche). Eppure ieri sera, in diretta su La7, per la serie "Senza vergogna", si è lamentato dello stato dei media italiani pronunciando questa frase: ''A parte Cairo, per gli altri editori la stampa non è il business principale, e dunque usano i loro giornali per i loro interessi economici prevalenti, e questo è un dramma''. Meraviglioso che a 85 anni si abbia ancora l'energia e lo sprint per farsi una rivergination così eclatante. La Gruber ben due volte prova a ribattere: ''Ma queste erano le critiche che le facevano quando era proprietario del gruppo Espresso, che non fosse un editore puro e avesse un conflitto d'interessi'', eppure la povera giornalista non riceve risposta. L'ospite in studio, Antonio Padellero, non apre la boccuccia, troppo impegnato a difendere Conte dagli attacchi di CDB.